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Prima Squadra




Era il 27 Aprile e salutavamo, oltre che Plachesi, la stagione regolare in attesa della più importante partita della stagione. 3 lunghe e snervanti settimane prima del fatidico scontro diretto con un Cesano Boscone forte delle nostre stesse ambizioni e sogni. Nei venti giorni che ci hanno separato dalla gara ci sono state due amichevoli, entrambe vinte, per preparare al meglio la sfida. La squadra in queste due uscite, per quanto con ritmi e motivazioni non equiparabili alla gara Playoff, ha mostrato una qualità non da poco, a prescindere voleva vincere. Mentalità fondamentale visto che non abbiamo nessun altro risultato a disposizione su un campo difficile come quello del Cesano, una squadra forte e preparata che, nel suo fortino ha perso solo una volta in tutta la stagione. Tutte queste cose e tante altre passano nella testa mentre le due squadre entrano in campo, accolte da 380 tifosi stipati sulle tribune a godersi una Domenica di sport. La sfida vive di fiammate alterne, due squadre che sentivano il peso della gara spinte dal sostegno delle rispettive tifoserie e sotto un caldo cocente. I nostri ragazzi, scrollata di dosso un po' di tensione, iniziano a farsi vedere pericolosamente nell'area avversaria senza però impensierire il portiere, d'altro canto ci vorrà invece un grande intervento di Cappello a chiudere la porta a Valli che, liberatosi con un bel sombrero, di sinistro si vede parare la conclusione. Il pericolo è una scossa adrenalinica con la squadra ad alzare il baricentro e ad aggiudicarsi tutte le seconde palle e su una di queste situazioni Kouoh di guadagna una punizione. La palla viene allargata per Radisa che viene triplicato ma nonostante questo riesce a trovare lo spiraglio per far partire un traversone profondo respinto dalla difesa con la palla a scendere lentamente poco fuori dall'area di rigore dove Gianluca Careri si stava già coordinando, facendo partire una bordata al volo che raccoglieva all'interno mesi e mesi di sudore, fatiche e sogni, la traiettoria è perfetta, la palla si infila imparabilmente alle spalle del portiere. La corsa è di quelle perdifiato verso la sua famiglia appstata proprio dietro la rete, per poi arrampicarsi sulla stessa per urlare forte sotto i 200 tifosi rossoblù.

Non abbiamo ancora fatto niente ma la partita è ora stappata. Il Cesano, ferito, aumenta sensibilmente i giri del motore, ma la squadra è concentrata ed organizzata sventando tutte le possibili avvisaglie e ringrazia la Dea Bendata quando su una grande girata di testa la palla termina silenziosa sulla traversa.

La ripresa è ancor più maschia ma al netto di un'ovvia pressione dei padroni di casa e di tante interruzioni per falli le occasioni più ghiotte le abbiamo noi e capitano entrambe sui piedi di Trevisan. La prima dopo una palla allargata da Radisa che libera il nostro centroavanti solo davanti al portiere, il piazzato è fin troppo angolato con la palla a centrare il palo, poco dopo sugli sviluppi da destra la palla torna ancora al nostro numero 9 che impatta potente a mezza altezza dopo un lob sul marcatore, con il volo del portiere a negargli il gol.

Il Cesano si vede perlopiù su palla da fermo dove è di nuovo superbo Cappello a parare e deviare in angolo. Poi si entra nella fase calda, Cappello salva ancora su una conclusione ravvicinata e i tanti falli concedono calci da fermo pericolosi che non trovano buona sorte. Gli animi si alzano e su di un battibecco che vede Mari subire una manata l'arbitro decide di espellere sia il portiere dei padroni di casa che il nostro giocatore lasciando in 10 entrambe le squadre. Con i cambi ultimati in porta va un giocatore di movimento ma ormai c'è poco calcio e tanto cuore. Siamo al 98° quando viene fischiata una punizione dal limite con la palla che sibila non lontano dal palo. È il 101° quando Belfi impedisce l'ultimo amen del Cesano commettendo fallo sul difensore e permettendo alla tribuna di sentire i benedetti tre fischi del direttore di gara. Capitan Careri crolla a terra assalito dai compagni, la panchina è tutta in campo, chi stremato a terra chi non riesce a contenere le emozioni, Mister Franchina che emula Carletto Mazzone partendo verso la tribuna dove lo aspetta la sua famiglia e i suoi tifosi in festa. Abbiamo vinto la finale playoff dopo una partita eroica e leggendaria di una squadra che lascia, una volta di più, senza parole. I complimenti non saranno mai abbastanza come non lo saranno mai i ringraziamenti a tutti questi favolosi ragazzi, a questo pubblico meraviglioso e a questi colori che oggi sventolano alto nel cielo. Grazie Ragazzi e grazie Buccinasco oggi abbiamo mostrato al mondo cosa siamo.

Non è ancora finita ora arrivano altre due partite, si comincia Domenica tra le mura amiche contro lo Zibido San Giacomo ma concedereci un po' di festeggiamenti, ancora un pochino per un impresa storica e portando alta la bandiera del Buccinasco che sventola libera dai finestrini delle macchine dei nostri ragazzi tra cori e suoni festanti di clacson.





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