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Prima Squadra



Vighi 1967 vs Buccinasco 1-2 Belfi, Radisa

Quando un campionato è ai nastri di partenza chi è appassionato di questo sport culla, segretamente o in maniera più diretta, la speranza che la stagione possa riservare qualche gioia, a prescindere dalle premesse. Per la nostra Prima Squadra non è stato diverso, nonostante una grande rifondazione cominciata dalla panchina, con l'arrivo di Franchina alla sua primissima esperienza e l'aggiunta, in 9 mesi, di 15 elementi. Il gruppo si è dovuto compattare, sperimentare e conoscere prima di iniziare questo lungo cammino. Dopo 28 snervanti giornate di campionato dove tutto sì è modificato e ribaltato, il Santana all'andata con il 4-3 ai nostri danni infilava la settima vittoria consecutiva consolidando il primato e andando a +11, oggi è a -7. Tutto ribaltato, appunto. Uso quella gara come esempio perché da lì è cominciata una stagione differente, in cui la squadra si è compattata nelle difficoltà ed ha cominciato a pensare partita per partita. All'alba della gara con il Vighi siamo a soli 3 punti dalla matematica certezza dei Playoff, dopo un gran girone di ritorno e con il Cesano che non sbaglia un colpo. L'approccio alla partita è da grande Squadra, quella che siamo diventati con il tempo, il sudore e la fatica. Schiacciamo i padroni di casa nella loro area di rigore ed andiamo più volte vicino alla rete, la più clamorosa è su un bel cross di Kouoh per Belfi che in area piccola preferisce appoggiare al centro piuttosto che concludere a rete, con il suo servizio che coglie leggermente in controtempo il compagno. Poco male, perché si rifarà poco dopo, quando Mangia va ad attaccare un pallone che sembrava morto dopo la spazzata dalla difesa di Careri Davide, il nostro attaccante contende il pallone al difensore che scarica male il pallone all'indietro per il proprio portiere per poi scivolare, permettendo al nostro numero 11 di controllare in area e servire un cioccolatino a Belfi che questa volta è spietato nel battere l'estremo difensore. Pochi minuti e raddoppiamo, alleggerimento di Kouoh che poi parte e spacca in due il centrocampo avversario, palla allargata sul vertice sinistro per Belfi, scarico al centro per Radisa, controllo che elude un difensore che nel tentativo di chiudere la conclusione in scivolata fa carambolare il pallone addosso al nostro numero 10 con la palla che termina in fondo al sacco. Nonostante il doppio vantaggio continuiamo a spingere, con il Vighi pericoloso solo con una conclusione poco dentro l'area di rigore su cui è bravissimo Martini a parare. Prima del duplice fischio sfondiamo ancora sulla sinistra, questa volta palla arretrata di Radisa per la corrente Mangia la cui conclusione si stampa clamorosamente sul palo. La ripresa segue la falsariga dei primi 45 minuti con la squadra compatta ed ordinata pronta a fare male e proprio su una grande ripartenza sfioriamo ancora la terza rete, palla che si muove veloce da sinistra a destra con Radisa a premiare l'arrivo di Ruffolo in area di rigore tiro potente parato e deviato sulla traversa dal portiere. La gara pare in controllo ma, come settimana scorsa, basta un episodio a riaprire tutto, punizione del Vighi sulla destra, palla respinta fuori area dove il centrocampista ospite fa partire un destro al volo meraviglioso che si infila con potenza e precisione sotto la traversa. Tutte le cose dette all'inizio vengono a galla, il peso dei 3 punti e ciò che potrebbe significare. La squadra si abbassa tanto, perde palloni semplici e sbaglia l'ultimo passaggio. Il Vighi ci assedia nell'ultimo quarto d'ora, prima mandando alto una conclusione da centroarea e dopo, su una palla persa in mezzo al campo, partono forte in contropiede, gestito perfettamente, liberando l'attaccante in area di rigore il cui piattone trova l'opposizione di Galimberti che manda con la deviazione il pallone a fil di palo segnando praticamente un gol. Proviamo qualche ripartenza ma senza essere realmente pericolosi solo un tiro di Petrone che termina alto può considerarsi una vera conclusione. Il Vighi invece spinge fortissimo, ad una manciata di minuti dal termine altra bella combinazione a liberare l'esterno sinistro la cui conclusione a giro lambisce il palo. 5 di recupero asserragliati in difesa con le unghie e con i denti a difendere il vantaggio. Su di un fallo di mano in mezzo al campo si ode un urlo rabbioso per l'ultimo minuto iniziato. Mandiamo palla in bandierina dove Trevisan è straordinario nel guadagnare due rimesse e poi un angolo facendo morire lì la gara, con il direttore che fischia tre volte e ci permette di poter urlare forte e chiaro PLAYOFF. Una gara maschia ed emotivamente stressante che però ci permette di arrivare alla pausa Pasquale e all'ultima uscita con più serenità. Un premio alla forte dedizione e al lavoro di tutti che hanno permesso di raggiungere questo traguardo, con tanta voglia di continuare a sognare come quel qualcosa che tutti quegli appassionati, ad inizio stagione, cullano segretamente.

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